L’Agenzia delle Entrate sta recapitando comunicazioni relative alle irregolarità

L’Agenzia delle Entrate sta recapitando comunicazioni relative alle irregolarità riscontrate sia a seguito dei controlli effettuati sulle dichiarazioni dei redditi, sia sulle partite IVA comunitarie.

Oltre i controlli di routine effettuati dall’Agenzia delle Entrate sulle dichiarazioni dei redditi, in un comunicato del 03 ottobre l’Ufficio ha annunciato l’invio delle comunicazioni di esclusione per coloro che sono iscritti nella banca dati VIES. Nell’articolo analizziamo insieme il contenuto delle diverse lettere che saranno recapitate e come si può rimediare in tempo.

Come funzionano le comunicazioni di irregolarità sulle dichiarazioni?

L’Agenzia delle Entrate sta inviando in questi giorni le lettere di compliance, ossia delle comunicazioni al contribuente a seguito del riscontro di incongruenze tra i redditi dichiarati nei Modelli 730 o UNICO 2013 (relativi al periodo di imposta 2012) e i dati in suo possesso.

Il contribuente che ha ricevuto la lettera di contestazione può contattare l’Ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate o utilizzare il canale telematico Civis: questa procedura rientra nel nuovo approccio taxpayer friendly, che  permette al contribuente di verificare errori o dimenticanze e correggerle prima che venga emesso l’avviso di accertamento.

Quali sono le principali anomalie riscontrate?

L’Agenzia delle Entrate, in un comunicato del 14 settembre, ha indicato le principali anomalie riscontrate in seguito ai controlli effettuati incrociando i dati indicati, in tutto o in parte, nelle dichiarazioni inviate dal contribuente con la banca dati a sua disposizione. Nel dettaglio le principali irregolarità riscontrate sono:

  1. redditi di lavoro dipendente e assimilati non dichiarati che risultano invece da quanto dichiarato nel Modello 770 presentato dal sostituto d’imposta;
  2. assegni periodici corrisposti dall’ex coniuge che sono stati dichiarati da questi nel Modello 730 o nel Modello Unico;
  3. redditi di partecipazione in società di persone o in società a responsabilità limitata rilevati nel Modello Unico Società di Persone o Modello Unico Società di Capitali presentato dalla società;
  4. redditi di capitale per gli utili corrisposti da società di capitale o enti commerciali indicati dalla società nel Modello 770;
  5. redditi di lavoro autonomo non derivanti da attività professionale e redditi diversi indicati nel Modello 770 presentato dal sostituto d’imposta.

Il contribuente può verificare qual è l’anomalia riscontrata nella sua dichiarazione all’interno del cassetto fiscale, nella sezione “L’Agenzia scrive” dedicata alle comunicazioni .

Come è possibile risolvere le anomalie riscontrate dall’Agenzia?

L’invio delle comunicazioni permette al contribuente di chiarire e regolarizzare la propria posizione mediante il ravvedimento operoso, che evita così l’avviso di accertamento.

Se il contribuente concorda con gli errori notificati, può rimediare mediante il ravvedimento operoso, pagando le maggiori imposte, gli interessi e la sanzione tramite il Modello F24, con la possibilità di usufruire di una sanzione ridotta. L’Agenzia ha inoltre messo a disposizione uno strumento online gratuito “Calcolo di sanzioni e interessi del ravvedimento” per calcolare le sanzioni ridotte e gli interessi dovuti con il ravvedimento operoso per l’IRPEF, le addizionali e il contributo di solidarietà.

Se, al contrario, il contribuente non concorda con quanto segnalato, può contattare telefonicamente l’Agenzia delle Entrate o recarsi presso gli Uffici territoriali o utilizzare il canale di assistenza telematico Civis, anche tramite intermediario abilitato.

Registro VIES: in arrivo le comunicazioni di cancellazione

L’Agenzia delle Entrate ha specificato nel comunicato del 3 ottobre che si è conclusa la prima fase di controlli sui soggetti IVA che svolgono operazioni intracomunitarie.

In seguito a questi controlli, sono in arrivo circa 60mila comunicazioni ai soggetti IVA, iscritti nell’archivio VIES, che non hanno provveduto alla presentazione degli elenchi riepilogativi delle operazioni intra UE (INTRASTAT) dal primo trimestre del 2015: di fatto il mancato invio del menzionato Modello INTRASTAT ha determinato l’esclusione dalla banca dati del VIES (Vas information exchange system). L’Agenzia, infatti, presume che questi soggetti non abbiano più interesse ad effettuare le operazioni intracomunitarie e notifica l’esclusione mediante l’invio di una lettera.

Come risolvere un avviso di cancellazione dal VIES?

L’effettiva cancellazione dal registro avverrà dopo 60 giorni dal ricevimento della comunicazione di estromissione; entro questo termine i soggetti interessati al mantenimento dell’iscrizione potranno rivolgersi all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate e fornire la documentazione inerente alle operazioni intracomunitarie effettuate o ancora in corso.
In ogni caso, l’eventuale esclusione non è definitiva in quanto il contribuente può chiedere un nuovo inserimento nella banca dati, direttamente per via telematica, se abilitato a Fisconline o Entratel, oppure tramite soggetti abilitati e incaricati.

Hai bisogno di aiuto per regolarizzare la tua posizione con il fisco?

Per ulteriori approfondimenti su come risolvere le comunicazioni ricevute, non esitare a contattarci compilando il form che trovi alla pagina contatti.